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Tre poesie di Marwan Makhoul



Marwan Makhoul è un poeta palestinese che vive in Israele. Per maggiori informazioni e altre poesie vedi Marwan Makhoul, un poeta palestinese che vive in Israele.


Poesie tradotte facendo riferimento alle versioni inglesi di Raphael Cohe.






Un cadavere a Ramallah 
 
Ramallah è arida e io sono un pesce che deve trasformare il suo spazio in un grembo
 Chi sono adesso?
La mia vecchia voce di folle sta diventando donna?

Se solo fossi un uomo!

Quanto sarebbe bello prima di andare a dormire
Pisciare sulle mie emozioni restando in piedi.

Non c’è vento qui a trasformarmi il volto, posso sorridere.
È il sole che mi brucia sulle labbra.

Bayreuth
E il fantasma di Wagner
Hanno più misericordia di Ramallah
E del mio fantasma.

Rinascita 
 
C’era un corvo stanotte, che gracchiava
Alla finestra
Per strappare una risata dalla mia piccola morte!
E al mattino,
mi ha svegliato l’esplosione dell’alba
e una piuma cadutami dall’orecchio.


Poesie quotidiane 
 
La patria era caduta in un pozzo
e sessant’anni dopo tocca a noi
sollevare un poco la corda e poi farla ricadere
perché solo così la speranza potrà imparare la pazienza

***

Ci sono cose che non capisco,
non essere un israeliano
e nemmeno del tutto palestinese, per esempio.

***

Il mio paese è la donna stuprata
con cui ho deciso di sposarmi.

***

Mio nonno mi diceva: Palestina era un verbo irregolare un tempo.
Mio padre mi diceva: No, è il presente.
Io dico, e un aereo è appena atterrato lì vicino: Mio nonno ha ragione
e mio padre anche.

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