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Il luogo comune nel marketing editoriale: Fascette editoriali, risvolti o quarte di copertina, pagine di guardia...



Avrete notato che molti libri sono accompagnati da frasi di personaggi più o meno celebri (o di perfetti sconosciuti di cui si cita solo la testata, prestigiosa o meno, per cui scrivono) che in qualche modo invitano all'acquisto. Solitamente trovano posto nelle fascette editoriali, nei risvolti o nelle quarte di copertina, o in quelli che una volta erano i fogli di guardia che protegevano i frontespizi. Luoghi in cui si trova la più alta concentrazione di banalità dell'intero sistema del marketing editoriale. 
Il post in questione tuttavia non vuole avere nessuno scopo critico o didattico, ma dissacrante, se così si vuol dire.



"Ingannevole è il cuore più di ogni cosa mi ha fatto perdere la testa" (Bono Vox)

"E' primo in classifica, perché è bravo davvero." (Sette/Corriere della sera)

"Andrea Camilleri è un fenomeno. Scrive libri che si leggono d'un fiato. La tecnica è sopraffina. (Il Foglio)

"Un libro indimenticabile, emozionante come pochi" (Isabel Allende)

"L'onda terribile della Storia travolge le vite dei protagonisti in un romanzo dalla forza straordinaria." (People)

"Questo libro ha un solo difetto: lo si divora troppo fin troppo in fretta." (Amazon.com)

"E' il mio scrittore preferito" (Tom Waits)

"Una volta chiuso il libro continua a restarti aperto dentro" (Giuseppe Culicchia)

"Ha incantato critici e lettori con il suo stile vicino a Faulkner" (Corriere della sera)

"Si è tentati di paragonare il suo debutto a quello di Hemingway" (Joyce Carol Oates)

"Un libro che non si riesce a smettere di leggere neanche mentre ci si lava i denti" (The Guardian)

"Non fai in tempo a finirlo e già senti che i suoi strampalati, dolcissimi eroi ti mancheranno. Per sempre. (Antonio D'Orrico)

"Un libro indimenticabile" (Giuseppe Culicchia)

"Un capolavoro di scrittura e realismo da far leggere a chi ancora sostiene che il romanzo è defunto e la televisione ne ha preso il posto" (Mariarosa Mancuso)

"Questa è grande arte" (Le Figaro)

"Il ritratto magistrale di un uomo autenticamente virtuoso" (The New Yorker) 

«Stoner è una storia perfettamente costruita, di un gelido matrimonio e di un disperato amore universitario; si è così vicini all’infelicità del protagonista che si ha paura di respirare» (Nick Hornby)

"Un libro coraggioso e necessario" (Valeria Parrella)

"Una scrittrice che punta dritto al cuore. E ci riesce" (Pietro Cheli) 

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